Il 28 novembre 1912 l’Albania diventa indipendente cosi terminò l’occupazione turca ed è il
grande patriota Ismail Qemali che a Valona arrivò alla proclamazione dell’indipendenza,
invece il 29 novembre 1944 l’Albania si liberò dal nazismo e fascismo perciò gli albanesi festeg
giano tutti gli anni il giorno della bandiera e il giorno della liberazione come vengono chiamate spesso.
A Prato…
“Siamo orgogliosi di essere albanesi e lo dobbiamo dire a tutti anche ai nostri figli che siamo tra i popoli più antichi nella penisola balcanica, questo lo dimostra molto bene la nostra storia, personaggi, castelli, miti e leggende”- comincia cosi il suo discorso la studiosa, traduttrice e critica albanese Iskra Thoma, nella festa nazionale dell’Albania organizzata a Prato a fine novembre dall’associazione Alba-Prato.
Alla festa erano invitati, Irene Gorelli, assessore per la cultura della provincia di Prato.
Andrea Frattani, assessore alla multiculturalità del comune di Prato.
Don Santino, responsabile della Migrantes Prato.
“Queste iniziative servono all’integrazione perché alla festa non c’era solo albanesi ma anche altre nazionalità e questo è molto importante - dice Gorelli, sicuramente è importante per gli albanesi perché non si devono disperdere le proprie tradizioni ma anche far conoscere agli altri e far capire come siamo e cosa vogliamo diventare…Diventeremo davvero tutti insieme qualcosa di diverso, qualcosa ne più italiana e ne più albanese questa e la grande sfida e che tutti insieme potremmo farcela, la diversità a Prato deve diventare opportunità e credo che presto diventerà strada di crescita culturale per tutto un popolo e il popolo di Prato e fatto da tante nazionalità”, assicura Gorelli.
“E’ il nono anno che facciamo questa festa a Prato - dice la presidente dell’associazione che ha organizzato, Zamira Canaj- siamo contenti di dare la possibilità alla comunità albanese a Prato di passare una serata tutta all’albanese”.
La festa appunto continua con musica albanese, balli, canzoni, poesie e anche un assaggio della cucina albanese.
Nel capoluogo toscano…
A Palagio di Parte Guelfa a Firenze il 28 novembre è stata organizzata una festa dalla,
Lega degli Artisti e Scrittori albanesi in Toscana
L’Associazione Scientifico Culturale Sportiva “Toscana - Albania”
L’Assessore alle Relazioni Internazionali e Gemellaggi, Eugenio Gianni
La serata inizia con il cantante Zija Saraci che ha dato tanto alla musica leggera albanese ed è un nome molto conosciuto nei festival di canzoni in Albania.
Tra la musica e canzoni albanesi il sig. Eugenio Gianni in occasione della festa nazionale albanese regala il Giglio di Firenze alla Lega degli Artisti e Scrittori albanesi in Toscana. Segue cena.
All’ Università di Firenze…
Non posso non dire niente sulle Aquile albanesi dell’Università di Firenze. Si Aquile con la A maiuscola, li voglio chiamare proprio così…Sono entrata alla loro festa nazionale con la scusa di “giornalista” perché non si poteva entrare, lo facevano solo per chi ha la tessera universitaria e quando mi sono trovata lì mi sono veramente emozionata…bandiere rosse e nere con l’aquila “dykrenare” in mezzo. Schermi grandi dove si vedevano i personaggi della nostra storia: Giorgio Castriota (Scanderbeg) di importanza europea contro i turchi, Ismail Qemali, patriota che proclamò l’indipendenza ed altri…Comincia la festa con il nostro inno, cantavano tutti a voce alta come un coro, lacrime…
Forse si diventa più nazionalisti quando siamo lontani perché il valore di una cosa lo vedi quando non ce l’hai più…
Un gruppo di ragazzi ha fatto sentire la voce dei nostri poeti Gjergj Fishta, Pashko Vasa, Ndre Mjeda, Fan Noli tramite le loro poesie.
Un altro gruppo di quattro copie ha fatto vedere la ricchezza dei nostri costumi tradizionali e la musica tramite dei balli meravigliosi, con la coreografia di loro stessi.
C’è da dire una cosa, ho visto alla festa molti studenti italiani e altre nazionalità e mi ha fatto molto piacere, ballavano tutti sotto la stessa musica. Sono loro, sono i giovani che non parlano dell’integrazione ma lo dimostrano, sono loro il futuro e su di loro dobbiamo investire…
Tutto questo grazie all’associazione Asuf (Albanian Students of University of Florence)
http://www.asuf.altervista.org/ che con la presidente Enida Metani ed altri ragazzi tra le difficoltà varie che può avere un studente senza l’aiuto di nessuno ha potuto fare cose veramente da prendere come esempio.