martedì, maggio 08, 2007

"La fatica di essere sè stessi" di Simonetta Aresu

La fatica di essere sè stessi

"Stamattina mi sono alzata tardissimo..Ieri notte non riuscivo a prendere sonno, perchè mille pensieri, mille riflessioni inceppavano la mia mente...Seguivo da lontano un uomo saggio,che narrava la sua vita,le sue esperienze..E quello che era diventato alla fine di questi innumerevoli viaggi e la sua rinuncia, felice, serena, all'uomo che era stato in passato...Ma questo, insieme ad altre immagini, mi hanno riportato inevitabilmentealla mia di esistenza e alla considerazione che ho di me stessa....Anche io ho attraversato mille e mille sentieri, tortuosi, lineari, in salita, in discesama ancora adesso mi pongo domande:c'è ancora della strada da fare?Spesso mi confronto con gli altri e mi sento di non essere in grado di reggere..Mi sento fuori luogo ma poi perchè?Siamo così diversi eppure così uguali a noi stessi e agli altri.
E allora perchè questo imbarazzo, quasi paura di mostrarsi per quello che siamo, in disaccordo, in accordo, senza un opinione..Perchè è così faticoso essere se stessi? Forse perchè siamo bombardati da informazioni in dissonanza tra loroche ci troviamo un pò alla deriva e rischiamo ogni giorno di più di ritrovarci alla derivae sempre più sentiamo il bisogno di uniformarci alla massa per non sentirci soli. Forse è questa la vera risposta:la solitudine che ci divora anche in mezzo ad una folla..Il vero flagello dell'essere umano è la solitudine dell'anima ed è per questo che non vogliamo mostrarci per quello che siamo."

domenica, maggio 06, 2007

Q4

Redazione multiculturale
PENSIERI PER UNA TERRA LONTANA
COSA PUO’ FARE LA POLITICA PER ACCORCIARE LE DISTANZE


La redazione multiculturale del progetto ‘Citizen Journalism’, con base a ‘Stazione di Confine’, continua a proporre i suoi materiali di riflessione dall’interno sulla condizione dell’immigrazione. In questa occasione ci presenta anche un importante progetto per la diffusione dei temi del consumo critico.


Comuni pensieri. Come me ci sono migliaia e migliaia le persone in giro per il mondo. Persone che hanno dovuto lasciare la propria terra per andare altrove. Dove di definitivo non c’è niente, dove ci troviamo con mille dubbi ogni volta che ci voltiamo e pensiamo a quello che abbiamo lasciato: gli affetti, le persone care, i ricordi ….
Comunque, andiamo avanti e continuiamo a sperare in un futuro migliore per noi e per i nostri concittadini che sono rimasti là, per amore o per forza. Andiamo avanti e immaginiamo un futuro in cui spostarsi e immigrare sarà soprattutto una scelta di vita e non una costrizione.
Comuni pensieri che ci legano ovunque ci troviamo, in qualsiasi parte del mondo. Quel filo che ci fa sentire vicino alla nostra terra e che ci fa emozionare ogni volta che qualcuno parla di una terra lontana…

Politiche per l’immigrazione. Integrazione degli immigrati, diritto al voto per gli immigrati, acquisizione della cittadinanza italiana. Questioni che hanno bisogno di soluzioni concrete. Tra leggi, decreti e labirinti senza fine della politica e soluzioni concrete la strada sembra lunga. Ma quello che bisogna veramente cambiare sono le azioni governative sulle politiche immigratorie. Una politica sociale orientata non solo agli immigrati ma anche ai cittadini italiani.
Se le politiche d’accoglienza si occupano giustamente d’integrazione degli stranieri, le nuove politiche devono occuparsi anche d’interazione in modo da promuovere il dialogo e lo scambio reciproco. Come spiega bene questa citazione tratta da ‘Osservazioni e proposte sulle politiche per l’immigrazione’ del CNEL: “L’orientamento italiano, nella parte relativa alle politiche migratorie di inserimento sociale, si ispira ad un modello d’integrazione che né pretende assimilazione degli immigrati né si limita a promuovere la tolleranza multiculturale, codificando la loro diversità.” Questo osservazione conferma il bisogno di ricostruire nuove politiche, modificando normative che non favoriscono regolarità, legalità e dignità della persona.
Questo fa sì che la partecipazione degli immigrati, sia nella vita sociale economica che in quella politica, diventi importante; nello stesso tempo il coinvolgimento degli immigrati nel dibattito anche politico sarà lo specchio di una vera democrazia.

Per la redazione multiculturale “Citizen Journalism” Ghissu, Lejda
Blog http://www.giornalismocittadino.blogspot.com/
E – Mail citizenjournalism@yahoo.it

martedì, maggio 01, 2007

ARTE. …DI POESIA IN MATERIA…di Linda

MOSTRA DI LILIANA CIKA COSTURI

Il buio nasconde una schiavitù senza faccia, stato ed identità ma anche noi abbiamo un’ anima, aiutateci…! E’ questo il messaggio di una delle più belle opere esposte in una mostra nella città d’arte di San Gimignano dalla scultrice Liliana Cika Kosturi.
Nasce a Tirana nel 1953 e nella stessa città si laurea in Scultura Monumentale nel 1976 all’Accademia delle Belle Arti. Partecipa a tutte le esposizioni che si tengono in Albania. Nel 1993 prende parte alla Rassegna di Bari e nel 1994 partecipa alla Rassegna del Mediterraneo di Brindisi e Ostuni. Nel 1996 le sue opere sono presenti alla Rassegna della Macedonia. Nell’ottobre del 2001 espone alla Rocca di Castellina in Chianti; a fine dicembre 2001 partecipa alla collettiva a premio della saletta Lo Scrigno di Sopra ottenendo il 3° premio. Nel febbraio 2002 è alla Rassegna di arte contemporanea Carnevale e Capodanno Fiorentino che si tiene a Firenze. Nel novembre 2002 viene premiata all’ Accademia Gli Etruschi di Grosseto. Nel dicembre 2002 ottiene il primo premio al concorso nazionale Natale Vada. Nel 2003, in aprile riceve il primo premio al Premio Italia nel Palazzo Pretorio a Certaldo ecc.
Mi fermo qui perché la nostra scultrice ha un’attività artistica molto ricca e come dice il grande scultore Giuseppe Calonaci – “Questa donna non solo è brava, modesta ma ha delle qualità straordinarie nella sterizazione delle forme”.
Liliana Cika Kosturi questa volta ci propone oltre 25 opere come: Boccaccio e Certaldo, Balli d’altri tempi, Danzatrice, Primavera, Donna in costume, Ballerina folcloristica, Messaggio ecc. La realizzazione delle opere si compie attraverso la pietra duttile al marmo, dalla creta al legno, dal gesso al bronzo...ecco come risponde la nostra scultrice ad alcune domande.
- Cosa esprime lei tramite i suoi lavori?Ogni mia opera ha un significato,è carica di emozioni, trasmetteciò che io sento e che ho accumulato per un periodo di tempo, fino alla realizzazione di ognuna di esse. Il loro messaggio è forte e chiaro per tutti.
- Lei ha partecipato in tante attività e mostre, è stata anche premiata, come stanno le sue opere insieme a quelle dei colleghi italiani?Si,ho partecipato a diverse mostre insieme ad altri artisti (colleghi) ed ho realizzato due personali mostre in Italia. Ho vinto anche diversi premi.La mia arte è stata identificata da molti critici (i quali hanno scritto molto su questo argomento) per la sua particolare naturalezza ed originalità.
- Le piaccerebbe aprire una mostra anche in Albania, Le manca il suo paese?Le mie radici sono in Albania, è lì che sono nata e cresciuta come artista. Spero che un giorno non molto lontano di aprire una mostra anche in Albania dove ci sono i miei amici, parenti, i docenti dell'università insieme ai nostri critici, e dove si potrà parlare nella lingua madre sull’arte.
- La donna la vedo tanto nelle sue opere,è vero?La figura della donna mi ha sempre affascinata, è stata la mia musa ispiratrice. La donna rappresenta forza, bellezza,la donna è la vita e le sue forme morbidi,la sua plastica sono quelle che mi ispirano.
- Il motivo folclorico si trova altrettanto nei suoi lavori?Il motivo folcloristico con la ricchezza delle sue forme e la variazione dei colori mi hanno sempre affascinata, mi hanno ispirato i costumi delle ragazze albanesi ed ho cercato di esprimerli nella forma e plastica. Il motivo folcloristico è parte della mia vita e penso che mi accompagnerà sempre nel mondo dell'arte.
- Come si è trovata qui in Italia e come ha fatto arrivare fino qui?Niente è facile nella vita specialmente per noi artisti. Bisogna sempre essere con i piedi per terra, non crearsi illusioni perché ogni cosa richiede tanta forza e volontà. E’ necessario trovare la strada giusta per poter realizzare tutti gli obiettivi prefissati, ci vuole tanto lavoro e pazienza, ma sopratutto determinazione per arrivare sempre più in alto. E’ cosi che sono riuscita ad arrivare dove sono ora.
- C'è un consiglio che lei può dare per gli artisti stranieri qui?In Toscana ci sono tanti artisti stranieri di tutti i generi dell'arte, desidero con tutto il cuore che questi artisti possano trovare il modo e la forza per dimostrare il proprio talento. Devono cercare di esprimere tutto quello che hanno dentro il cuore tramite l'arte,è cosi che l'artista non muore mai.
- C'è qualcuno che voleva ringraziareSono molte le persone da ringraziare. La mia famiglia che è sempre stata pronta ad appoggiarmi in ogni mia iniziativa con grandi sacrifici.Le mie amiche che mia hanno sempre incoraggiata ad andare avanti,il mio datore di lavoro che mi ha creato lo spazio necessario per lavorare e realizzare le mie opere, ed infine me stessa che mi ritengo molto tenace nel non molare mai. Senza l'aiuto e il supporto di tutte queste persone non sarei arrivata fino a dove sono ora.